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Polygonum maritimum

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Un’altra pagina del libro “Flora spontanea nel circondario di Capo Vaticano” di Franco Laria (Mario Vallone Editore)

Polygonum maritimum

Il Polygonum maritimum (Poligono marittimo), è un genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle polygonaceae, dall’aspetto di erbacee annuali o perenni con piccoli fiori. Crescono in ambienti sabbiosi litoranei.

Etimologia: il nome del genere è stato formato da Linneo nell’anno 1737 coniugando le parole di due radici greche: polys, molto, e gonu, nodo o ginocchio, alludendo all’aspetto dei numerosi nodi (internodi) che si formano lungo il fusto delle sue specie. Ma, secondo altre ricerche etimologiche, sembra che il nome del genere, nella seconda parte, derivi dalla parola greca gonos, discendenza o seme o sementi; e quindi formando, insieme alla prima parte, la frase “tanta discendenza” o “tante sementi”. Qui si allude alla facilità di propagazione delle piante di questo genere. Quest’ultima interpretazione, secondo alcuni, è grammaticalmente più corretta. Il nome della specie deriva dal luogo in cui cresce.

Usi: la maggior parte delle specie di questo genere hanno in prevalenza un utilizzo ornamentale. Risalgono all’inizio del XVIII secolo i primi impieghi di queste piante nei giardini d’Europa. Questo per la loro facilità di coltivazione facendo attenzione al tipo di terreno (se calcareo o siliceo).

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