Una pagina del libro: “Flora spontanea nel circondario di Capo Vaticano” di Franco Laria (Mario Vallone Editore):
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L’erba cornetta (Consolida regalis) è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae.
Specie officinale tossica. Viene citato l’uso, in tempi antichi, dei fiori e delle foglie della speronella per preparare infusi diuretici, vermifughi, antiinfiammatori, e l’utilizzo da parte dei chirurghi perchè ritenuta avere ottime proprietà per cicatrizzare le ferite e saldare le fratture ossee ( da cui l’epiteto “consolida”), uso da tempo abbandonato e proprietà non riconosciute dalla moderna farmacologia. Di sapore acre e amaro, l’erba cornetta, detta anche speronella, contiene glucosidi, olio e in tutte le sue parti vari alcaloidi che la rendono tossica e pertanto riservata dalla fitoterapia classica al solo uso esterno, utilizzando fiori e semi come antiparassitari.
Curiosità: è pianta nettarifera, visitata da api e calabroni per il polline, anche se dà luogo a raccolte modeste. Il succo, estratto dai fiori e mescolato con allume, può essere trasformato in un inchiostro blu.
Viene anche coltivata come pianta ornamentale.