Descrizione
“L’anima/poesia che in posa, nuda, si concede a chi sa ascoltare e comprendere l’invocazione. Aforismi che, in attesa di essere ascoltati e letti, si dispongono di fronte all’obiettivo in posa di condivisione e di asserzione e di comprensione alle parole che, come modelle nude, con pudicizia, esprimono l’essenza senza veli e senza falsità.” (Marzia Carocci)
Nota biografica autore
Katia Debora Melis. Nata a Milano nel Milano 1973, laureata in Lettere Classiche, poi in Filosofia, ha conseguito vari titoli post lauream. Dopo avere insegnato come docente di ruolo nei Licei dello Stato, dal 2009 lavora presso il Servizio Beni Culturali e Sistema museale della Regione Autonoma della Sardegna. Impegnata in attività culturali pluridisciplinari, relatrice in presentazioni di libri, da anni partecipa a reading e manifestazioni artistiche. Cura prefazioni per libri di narrativa e poesia; autrice di numerose recensioni critiche letterarie e interviste a scrittori e artisti, collabora a titolo totalmente gratuito con portali web, associazioni e case editrici nazionali per la redazione di interviste, biografie, prefazioni, note di lettura. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti letterari, vincendo, tra gli altri, il Premio Gramsci per la sezione poesia nel 2012. Tra 2007 e 2016 ha pubblicato: Penombra (2007), Ripensando a Ernesto De Martino (2007), Oceano stretto (2008), Le campane di Mesuinas (2009), Yggdrasil (2010), Solo ali di farfalla (2012), Poesie del sabato senza villaggio (2012), Passaggi minimi (2014), Dalla penombra nasce la poesia. Le origini (2014), Pose di nudo (2015); Figli di terracotta (2016). Dal 2016 ha ripreso in mano matite e colori e ha partecipato alla III edizione d’Arte Contemporanea “Kagliari Arte Contemporanea” (3-4 dicembre 2016) di Cagliari curata dal M.o Gianni Corda.
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