Descrizione
Ecco l’ultimo, autentico, capolavoro, dell’ormai ben noto Michele Furchì, il quale continua a sorprenderci e la cui voglia di raccontare non credo si fermerà molto facilmente.
Per questo motivo, mi onoro – come sempre – di “presentare” – seppur brevemente – l’opera ed il suo prezioso contenuto.
La storia, che si svolge a inizio Novecento in un paesino calabrese, Zambrone, è molto intrigante, suggestiva e – soprattutto – trascina il lettore il quale, impaziente, vuole raggiungere la fine, dove tutto diventa “magia”.
Quella magia che sa dare Michele ai suoi sconvolgenti racconti.
“La fontana della morte”, luogo dove si svolge una tragedia senza precedenti, lascia letteralmente con il fiato sospeso.
Un amore che diviene inganno è la scintilla che muta i sentimenti e fa dell’amore uno strumento per il proprio tornaconto.
Intrighi amorosi si intrecciano dando spazio ad odi delittuosi al punto di cancellare per sempre ogni precedente sentimento.
Nel racconto, inoltre, si fa strada anche una storia parallela per dare respiro alla narrazione e godere di un episodio che riguarda un ragazzo tropeano che cerca affannosamente la misericordia di Dio… e la trova.
De Bella Rodolfo
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